Il giardino segreto tratto dall’omonimo rimanzo è disponibile su Prime Video e vede protagonista Colin Firth in una favola di altri tempi che forse non riesce più a parlare alle nuove generazioni. Ecco la recensione di Il giardino segreto
TITOLO ORIGINALE: Il giardino segreto. GENERE: drammatico. NAZIONE: Regno Unito. REGIA: Marc Munden. CAST: Dixie Egerickx, Colin Firth, Julie Walters. DURATA: 99 min. DISTRIBUTORE: Prime Video. USCITA: 10 dicembre 2020.
Il giardino segreto è disponibile su Prime Video dal 10 dicembre 2020 nel suo più recente riadattamento cinematografico che vede nel cast anche Colin Firth nei panni dello zio della protagonista Mary Lennox. La storia è molto conosciuta ed è molto usuale rivederla trasmessa nel periodo delle vacanze natalizie, perché si presta ad una visione classica e rassicurante per tutta la famiglia. L’omonimo romanzo è già stato riadattato precedentemente in quattro versioni e questa più recente si avvale di tutta l’estetica tecnica e registica in voga in questi anni.
La trama | Recensione Il giardino segreto
La storia malinconica di Mary è quella che la porta a vivere insieme allo zio Lord Craven, suo figlio e la loro austera governante, dopo che i suoi genitori muoiono e lei si ritrova sola ed abbandonata nella loro casa. Una bambina non amata dalla mamma, che non smette comunque di essere curiosa nei confronti delle persone e della vita, al punto, di scoprire un giardino segreto che stravolge in positivo le giornate della sua nuova vita.
Il remake del film del 1994 | Recensione Il giardino segreto
La storia è triste, malinconica nel suo sviluppo e si apre alla freschezza del genuino, come ogni storia narrata dai bambini sa fare e in questa nuova versione utilizza dei toni dark soprattutto nella prima parte e nella rappresentazione dei fatti che avvengono all’interno della dimora dei Craven. Tutto nella casa è cupo, accentuato nei toni blu, verdi e freddi. La scelta di fotografia è costrutita in modo da accentuare il contrasto con l’arrivo dei giovani protagonisti nel giardino segreto, luminoso, fiorito, pieno di colore e di vita. Le riprese ampie e dall’alto di una scelta di rappresentazione con computer grafica dona allo spettatore molto respiro rispetto al soffocamento delle scene iniziali.
Una favola sulle seconde possibilità | Recensione Il giardino segreto
Il romanzo originale è uno dei classici di infanzia, con una storia che è stata ricreata in film, cartone animato e raccontata a più generazioni, quindi questo ultimo Giardino segreto, per sua natura, non ha nulla di nuovo o che non conosciamo. La scelta di riproporlo si inserisce all’interno di una tendenza degli ultimi anni di remake e revival che ha toccato in generale il mondo della narrazione e che in questo caso può avere l’intento di avvicinare le nuove generazioni a questa storia con gli strumenti di oggi. Una storia che, per quanto contenga comunque un messaggio universale, sembra oggi lontana da quello che viviamo, dal mondo dei giovani, del loro sentito e vissuto.
Bisogna quindi estrapolare il suo messaggio di fondo, che è quello della curiosità, nei confronti della vita, di crearsi delle seconde possibilità grazie alla caparbietà e l’amore verso le persone e il mondo che ci circonda. La natura ha qui un ruolo fondamentale, che ci fa sicuramente riflettere su come viviamo oggi e su come la stiamo trattando oggi. Il film ci fa capire che è potente il suo ruolo nelle nostre vite e coglierla nella sua essenza ci può rendere persone migliori.
Nulla di nuovo o di contemporaneo | Recensione Il giardino segreto
Rimane una riflessione di fondo sulla vera necessità di replicare questa storia ai giorni nostri, riflessione che riguarda però il trend degli ultimi anni, soprattutto per quei remake e revival che non aggiungono nulla di nuovo alla storia originale o alle nuove generazioni. Questo è uno di quei racconti che appartiene ad un altro tempo, sebbene il suo messaggio sia profondo e universale e la sua protagonista sia assolutamente positiva. Un peccato anche che i personaggi accanto a lei non vengano abbastanza approfonditi, ma siano solo un supporto alla forza salvifica di Mary e alla scoperta del giardino.
Conclusione
In conclusione, Il giardino segreto è consigliato a chi vuole fare un tuffo nella nostalgia di una favola di altri tempi, ricca di malinconia e di speranza, rassicurante in tutta la sua narrazione classica della protagonista eroina che da orfana riesce a trovare una nuova famiglia e un riscatto nella vita, aiutando gli altri. Non c’è però da aspettarsi nulla di nuovo o di contemporaneo in una favola che forse ha fatto il suo tempo.
Punti a favore
- Protagonista positiva
- Messaggio positivo nel rapporto tra uomo e natura
- Ambientazioni e costumi molto curati
Punti a sfavore
- Nessun valore aggiunto rispetto alle versioni precedenti
- Mancanza di contemporaneità verso le nuove generazioni
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