Per il Ravenna Nightmare Film Festival 2020, ecco a voi la recensione dell’horror filippino Followed, diretto da Carlo Ledesma
TITOLO ORIGINALE: Sunod. GENERE: horror. NAZIONE: Filippine. REGIA: Carlo Ledesma. CAST: Carmina Villaroel, Mylene Dizon, J.C. Santos, Kate Alejandrino, Krystal Brimner, Rhed Bustamante, Susan Africa. DISTRIBUZIONE: Ten17P. DURATA: 106 min. DATA DI USCITA: 25/12/2019.
Per quanto riguarda il genere horror, tra le migliori proposte degli ultimi anni spiccano quelle con protagoniste femminili, in particolare nel loro ruolo di madri. Spesso tali figure si trovano a dover combattere con tutte loro stesse per proteggere i propri figli da forze sconosciute e diaboliche creature. Il punto di forza di questo filone è proprio la disperazione e la determinazione di queste donne, che darebbero qualsiasi cosa pur di salvare ciò che hanno di più caro al mondo. Pensiamo ad esempio alle figure materne di film come À l’intérieur (2007), Babadook (2014) o The Orphanage (2007).
In questo non fa eccezione Followeed, horror filippino diretto da Carlo Ledesma e presentato in anteprima mondiale alla 22esima edizione del Far East Film Festival. Al Ravenna Nightmare Film Festival 2020 partecipa invece nella sezione “Concorso Internazionale Lungometraggi“. Noi di tuttoteK l’abbiamo visto, e vi proponiamo la nostra recensione.
Trama e trailer | Recensione Followed
Olivia (Carmina Villaroel) è una madre single bisognosa di denaro per pagare le spese mediche della figlia Annelle (Krystal Brimner), affetta da una malattia cardiaca congenita. Fortunatamente, trova impiego presso un call center della società Liboro Global Outsourcing, situato in un vecchio edificio di Manila, la Liboro House. Tra i piani in ristrutturazione Olivia incontra una bambina di dieci anni, Nerisa (Rhed Bustamante), la quale sembra essersi persa. La piccola chiede a Olivia di accompagnarla fuori dall’edificio così da poter trovare sua madre, ma una volta arrivate all’esterno, sparisce nel nulla.
Dopo questo strano evento, accade un miracolo: Annelle è improvvisamente guarita, e può tornare a casa. Al suo ritorno comincia però a comportarsi in maniera strana, e a Olivia non resta altro che scoprire cosa si nasconde dietro questi inquietanti avvenimenti.
La forza di una madre | Recensione Followed
Come già accennato nell’introduzione, il punto di forza del film sta nel rapporto tra madre e figlia. Ciò che guida Olivia nelle sue azioni è un amore incondizionato, una determinazione incredibile che sembra possa sconfiggere qualsiasi orrore, terreno o soprannaturale che sia. Questa paura così profonda si rivela non solo nella vita di tutti i giorni, passata a cercare di combattere la malattia della figlia, ma nei suoi ricorrenti incubi. E sono proprio gli incubi di Olivia ad essere i momenti di più forte impatto visivo. È qui che Carlo Ledesma esprime tutta la sua poetica, costruendo un horror d’atmosfera fatto di suggestioni visive (ottima la fotografia di Mycko David) e sonore (in questo Robbie Factoran, Ricardo Jugo e Arnold Buena fanno uno splendido lavoro).
L’inquietante estetica formale di Ledesma percorre tutta la pellicola, dando vita a un prodotto in cui lo spavento non è legato ai classici stratagemmi tipici dei film horror. L’orrore non è mai fine a se stesso: il sangue è poco ma ben dosato, le atmosfere sono quasi sempre cariche di tensione. Ciò che si materializza in forma cinematografica è la più grande delle paure, quella di una madre che rischia di perdere la propria figlia.
Troppa carne al fuoco | Recensione Followed
Se da una parte Followed si rivela vincente per la sua rappresentazione delle figure femminili e per l’atmosfera che riesce a creare, dall’altra si perde a livello di sceneggiatura in un mix un po’ caotico di elementi. Nella seconda parte, dal momento in cui si svela il mistero legato alla bambina, il film perde decisamente di forza. L’impressione è quella di aver mischiato troppe cose assieme, mentre probabilmente sarebbe stato meglio concentrarsi su un unico tema. Nonostante i colpi di scena funzionino, l’atmosfera si sfilaccia, sommersa da un calderone un po’ confusionario di tematiche, tra possessioni, rituali demoniaci, edifici maledetti e risvolti sociali.
La pellicola non manca di risollevarsi nel gran finale, quando a tornare protagoniste sono Olivia e Annelle: la disperazione di una madre e di una figlia. Il cardine del film è proprio questo: una madre che fa di tutto pur di salvare la propria figlia, e una figlia che fa di tutto pur di ricongiungersi con la propria madre.
Conclusioni
Guardando Followed, si nota che Carlo Ledesma sia un regista di mestiere, e che sappia quali meccanismi sfruttare per confezionare un horror di buona fattura. Nonostante le buone caratteristiche dell’opera, il regista non è però in grado di legare il tutto nella maniera più adeguata.
Di sicuro impatto visivo, ma imperfetto dal punto di vista della coesione degli elementi e della fluidità, Followed poteva essere un grande film, ma finisce per collocarsi a metà strada.
E voi cosa ne pensate? L’avete visto? Lasciateci un commento e continuate a seguire tuttoteK per non perdervi le nostre recensioni del festival in corso in questi giorni!
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