Five Nights At Freddy’s è stato proiettato in anteprima il 31 ottobre, la recensione vi aiuterà a capire se la lunga attesa che ci ha tenuti col fiato sospeso per quasi 10 anni è valsa la pena
TITOLO ORIGINALE: Five Nights At Freddy’s. GENERE: orrore, thriller. NAZIONE: Stati Uniti d’America. REGIA: Emma Tammi. CAST: Josh Hutcherson, Piper Rubio, Elizabeth Lail, Matthew Lillard, Mary Stuart Masterson. DURATA: 110 minuti. DISTRIBUTORE: Blumhouse Productions. USCITA CINEMA: 02/11/2023
Partiamo da questo presupposto: è stato chiarito più volte sia dal fondatore della Blumhouse Jason Blum, sia dalla regista Emma Tammi, che gli addetti al lavoro del film hanno voluto focalizzarsi sul creare una storia riservata direttamente ai fan della saga. Motivo per cui vogliamo parlare di quest’opera per come è stata concepita dalla regista e dalla produzione, ovvero uno spettacolo per gli occhi degli affezionati alla saga videoludica. Dopo i vari rimandi del film, dopo aver aspettato così tanto tempo di vedere Freddy, Bonnie, Chica e Foxy sul grande schermo, possiamo dire che è stata valsa la pena aspettarlo? Parleremo proprio di questo nella recensione.
L’inizio di una saga? | Recensione Five Nights At Freddy’s
Un’altra cosa da precisare prima di iniziare è che questo film dovrebbe essere l’inizio di una saga, motivo per cui potreste non trovare ancora ciò che vorreste vedere della storia del videogioco nel film. Anche perché questo film si basa sul primo capitolo della saga, che ha poi fatto partire tutta la storia che abbiamo scoperto giocando ai videogiochi.
Racconta esattamente la storia del primo gioco, dove un giovane di nome Mike Schmidt decide di accettare il lavoro come guardiano notturno nel noto ristorante dove sono scomparsi 5 bambini. Se non vengono mostrati certi eventi importanti del videogioco è perché nel primo non sono ancora avvenuti, ma il successo di questo film fa ben sperare che li vedremo in futuro. Chiarito questo, possiamo finalmente iniziare a parlare del film che stavamo aspettando da quasi 10 anni.
Un protagonista umano e verosimile | Recensione Five Nights At Freddy’s
Primo fattore da analizzare è il protagonista: Mike Schmidt (Josh Hutcherson). Il protagonista del film è lo stesso del primo videogioco, anche se la sua storia è un po’ diversa dall’opera originale. Comprensibile, ai fini di creare una trama coerente e lineare con quello che accade all’interno del film. Qui Mike è un giovane in crisi, un giovane adulto che cerca di trovare il suo posto nella società e al contempo di prendersi cura della sua sorellina Abby (Piper Rubio).
Mike lavora come vigilante non armato in un centro commerciale, ma il motivo per cui decide di fare questo lavoro non è casuale. Senza cadere nello spoiler, una scena iniziale del film mostra Mike perdere suo fratello Garrett, rapito da un uomo misterioso di cui non si conosce l’identità . Una cosa da apprezzare del protagonista è che, per quanto sia giovane, è tormentato da quell’evento, motivo per cui è così iperprotettivo nei confronti di sua sorella.Â
Il motivo per cui il protagonista abbia così tanto fascino è il fatto che chiunque possa immedesimarsi in lui. Rappresenta esattamente il periodo della vita in cui un giovane entra nell’età adulta e deve capire chi è, seppure non sia l’elemento principale del film. Mike deve combattere contro la sua perfida zia per continuare a tenere con sé sua sorella, e per farlo è disposto a tutto. Motivo per cui decide di accettare il lavoro nel locale abbandonato della Freddy Fazbear’s Pizza.
A tratti, il protagonista ricorda un po’ Peter Parker, un giovane in difficoltà che cerca di affrontare le sfide che gli riserva la vita. Quello che sceglie di affrontare Mike per dimostrare di tenere a Abby sarà  la sfida più grande della sua vita: accettare il suo passato per continuare nel presente e lottare per un futuro migliore. La lotta che affronta, infatti, è più interiore di quanto sia esteriore.
Il parco divertimenti per i fan | Recensione Five Nights At Freddy’s
Arriviamo ai veri protagonisti del film, la ciurma sgangherata formata da Freddy, Bonnie, Chica e Foxy. Nonostante Mike Schmidt sia un personaggio ben scritto, è inevitabile che le vere star del film siano gli animatronics. Proprio come nel videogioco, i personaggi sono impossessati dai fantasmi dei 5 bambini uccisi da William Afton. Oltre ad essere le star, sono anche la chiave per vincere la lotta interna che Mike sta affrontando, tra loro infatti c’è molta comunicazione attraverso i sogni del protagonista.
Esteticamente è inutile dirlo: sono a dir poco stupendi, il loro design è pressoché identico all’originale ed entra perfettamente in armonia con l’ambientazione. Da ammirare l’assoluta assenza di cgi, gli animatronics sono reali. Dall’aspetto sono amichevoli e fanno venir voglia di giocarci e di godersi i loro spettacoli, ma sono anche inquietanti quando perdono il controllo. Sono riusciti a creare un bel contrasto tra la caratterizzazione degli animatronic e quella dei fantasmi dei bambini, personalità del tutto diverse.Â
Se da un lato riescono a far divertire, come dovrebbero fare degli animatronics che devono intrattenere, è anche vero che con gli adulti, specialmente quelli ostili, diventano delle vere e proprie macchine assassine. Il modo in cui li introducono è una gioia per gli occhi, si assiste a uno spettacolo di morte e sangue. Seppure il target del film sia dai 13 anni in su, è anche vero che la violenza c’è.
I protagonisti del locale vengono mostrati uno a uno e ciascuno di loro trasmette entusiasmo nel cuore dei fan, che vedranno gli animatronics all’opera mentre uccidono un gruppo di malintenzionati che si intrufolano nella pizzeria. Impossibile non empatizzare con loro, specialmente perché i bambini riescono a trasmettere il dolore e la rabbia per l’ingiustizia che hanno ricevuto. Tuttavia non fungono solo da intrattenimento, ma aiutano anche i protagonisti a risolvere il mistero che si nasconde dietro alla storia della pizzeria, diventando così la chiave e il cuore del film.
Il fascino di William Afton | Recensione Five Nights At Freddy’s
Era impossibile non parlare di lui, la causa di tutto il massacro e la rovina che c’è stata dietro la storia della catena di ristoranti. Purtroppo il personaggio di William Afton appare poco nel film, ma nelle poche scene in cui lo vediamo fa la sua porca figura, grazie anche all’interpretazione magistrale di Matthew Lillard. Come per gli animatronics, William riesce ad essere due persone nello stesso corpo: la prima è un uomo a buon modo, cordiale e intelligente, l’altra un serial killer psicopatico. Esattamente come concepito dal creatore Scott Cawthon, William è colui che fa partire tutto, il motivo per cui il film inizia e giunge al finale.Â
La sua presenza cattura subito l’attenzione e l’interesse dello spettatore. Inizialmente il personaggio serve a spingere il protagonista Mike ad accettare il lavoro come guardiano notturno, comportandosi in maniera gentile e paterna col giovane, lo aiuta a riprendere in mano la sua vita. Ma quando si giunge alla fine, William si mostra per quello che è davvero: spietato fino al midollo e senza scrupoli. Non vogliamo aggiungere altro a riguardo per non rovinare la sorpresa, anche se chi conosce già la storia della saga saprà già come andrà a finire, ma rimane il fatto che William Afton è un personaggio affascinante e la sua perfidia raggiunge livelli che non ci si aspetterebbe.
Grazie di tutto, Scott | Recensione Five Nights At Freddy’s
Alla fine della fiera, nel film di Five Nights At Freddy’s c’è tanto cuore e amore nei confronti dei personaggi, della storia e del creatore Scott Cawthon, che ha dato inizio a tutto. Seppur ci siano alcune differenze tra il film e il videogioco, si vede che chi ci ha lavorato teneva molto al film e voleva soddisfare a pieno le aspettative dei fan. Seppur abbiano mostrato poco di tutta la lore dell’opera originale, è anche vero che questo è solamente il primo film. La Blumhouse ha già dimostrato interesse nel creare una saga cinematografica, Matthew Lillard ha infatti firmato un contratto per apparire in tre film.
Considerando il successo che ha avuto il primo capitolo al botteghino, superando di tanto il budget di 20 milioni di dollari e arrivando già a 130 milioni di dollari, non sarebbe una sorpresa se nei prossimi mesi annuncino già il secondo film. La trama è lineare, i personaggi sono semplici ma ben scritti, l’ambientazione della pizzeria ha il suo fascino e riesce a creare tensione con alcune trovate interessanti e fedeli al gioco. Potevano mostrare molto di più, ma è il bello del mistero, molto probabilmente scopriremo altro nei sequel.
Restate sintonizzati con noi su tuttotek.it per essere i primi a sapere sulle prossime novità sul futuro di Five Nights At Freddy’s e molto altro del cinema.
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