Ecco la nostra recensione di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che vede il ritorno di Sam Raimi alle prese con un film di supereroi dopo la trilogia di Spider-Man
TITOLO ORIGINALE: Doctor Strane in the Multiverse of Madness. GENERE: supereroi, azione. NAZIONE: USA. REGIA: Sam Raimi. CAST: Benedict Cumberbatch, Elizabeth Olsen, Rachel McAdams, Chiwetel Ejifor, Benedict Wong, Xochitl Gomez, Michael Stuhlbarg. DURATA: 126 minuti. PRODUZIONE: Marvel Studios. DISTRIBUZIONE ITALIANA: Walt Disney Studios Motion Pictures. USCITA: 4 maggio 2022.
Sam Raimi ritorna nel mondo dei supereroi 15 anni dopo il discusso capitolo finale della sua trilogia di Spider-Man. L’uomo che forse più di tutti ha contribuito alla rinascita del genere cinecomic come lo conosciamo decide di rimettersi in gioco, questa volta nell’MCU. Doctor Strange nel Multiverso della Follia, inizialmente in mano a Scott Derrickson, autore del primo film dedicato allo stregone, è diventato così un film estremamente autoriale nelle mani del regista, tra gli altri, de La Casa. Raimi, oltre che supereroi, significa horror e questo sequel di Doctor Strange ha rispettato, almeno in parte, la storia del suo regista. Addentriamoci nella recensione di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, partendo dal trailer!
La trama | Recensione Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Dopo gli eventi di Spider-Man: No Way Home, Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) partecipa al matrimonio della sua ex-compagna Christine Palmer (Rachel McAdams). I festeggiamenti vengono interrotti dall’attacco da parte di una creatura mostruosa, all’inseguimento di America Chavez (Xochitl Gomez). Strange, con l’aiuto di Wong (Benedict Wong), riesce a salvare la ragazza e scopre che quest’ultima è in grado di viaggiare all’interno del Multiverso, ma non riesce a controllare i suoi poteri. La creatura la stava cercando per queste sue capacità: America è dunque in grave pericolo. Per risolvere la questione, Strange si rivolge a Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen), cercando di reclutarla nella difesa della ragazza.
Autoriale come mai | Recensione Doctor Strange nel Multiverso della Follia
È raro, se non unico, imbattersi in un film dell’MCU e riconoscere quasi immediatamente la mano del regista che l’ha realizzato. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è uno di quei rari casi, ancora di più del recente Eternals, in cui la mano di Chloe Zhao era sì presente, ma mai come in questo caso. Sam Raimi plasma questo film a sua immagine e somiglianza, traendo spunto da tutta la sua carriera, non soffermandosi alla trilogia di Spider-Man come molti avrebbero potuto immaginare. A tratti sembra di trovarsi di fronte a un film di 15 anni fa per alcune scelte registiche, dalle transizioni agli effetti di dissolvenza. In altri momenti sembra di guardare un film del maggio 2032. La differenza con la piattezza della regia dei recenti film Marvel è abissale. Certi momenti e certe scene diventano uniche grazie al solo tocco del regista.
A ciò si aggiunge la sensibilità al genere horror, di cui Raimi è un cultore ed esperto, senza rendere però questo Doctor Strange nel Multiverso della Follia un vero e proprio film dell’orrore. L’aura del film rimane estremamente colorata, nonostante la presenza di alcuni jumpscare e altri momenti più violenti, per quanto un film Disney possa permettere.
Il fan service ma non solo | Recensione Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Sam Raimi ha fatto il suo. E Marvel? Nei giorni scorsi sono stati diffusi tantissimi trailer sulla pellicola, rivelando moltissimo di quanto avremmo visto, soprattutto riguardo a determinate scene. Stiamo parlando della famosa scena degli Illuminati, un gruppo di eroi esistente nei fumetti e che trova il proprio debutto su schermo in questo film. Non parlerò qui dei cameo presenti nella pellicola, ma vi basti sapere che sono un gran bello spettacolo e, soprattutto, non sono invadenti nei confronti della trama. La loro presenza è giustificata e arricchisce il corso degli eventi, riempiendoci di domande per il futuro e invadendo i nostri pensieri con richiami al passato.
Oltre a questo breve momento, il macrocosmo Marvel funziona abbastanza bene, condensando l’avventura di Strange con moltissimi avvenimenti e collegamenti con l’universo espanso. Da richiami a What if…? a collegamenti diretti con WandaVision, ci vengono date diverse delucidazioni sul funzionamento del multiverso, molte di più di quante ne avessimo ricevute finora in altri film/serie. Il film risulta particolarmente fitto di avvenimenti, ma il fulcro rimangono comunque i personaggi e le loro storie: dal viaggio personale di Strange, abbandonato nelle sue ultime apparizioni per concentrarsi sul bene superiore, al destino di Wanda, che affronta le conseguenze di Westview e l’addio ai propri figli e a Visione.
Conclusioni
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è senza dubbio uno dei migliori film dell’MCU. Il merito di ciò è da assegnare in gran parte a Sam Raimi, capace di arricchire ancora di più l’immaginario legato allo stregone di casa Marvel. Dopo il salto nella magia avvenuto col primo film nel 2016, Doctor Strange compie il passo definitivo ed entra nel multiverso, le cui possibilità vengono esplorate abbastanza in profondità da farcelo apprezzare alla grande. Il comparto tecnico del film suggella l’ottimo lavoro di Raimi, con immagini iconiche e una fotografia molto più distintiva di quelle recenti dell’MCU. La colonna sonora di Danny Elfman fa il resto.
Accanto al grande lavoro svolto da Raimi troviamo un Benedict Cumberbacth in grande spolvero, accompagnato da una Elizabeth Olsen molto convincente ed inquietante e da un Xochitl Gomez che ruba spesso la scena nel suo debutto supereroistico. Il grande disegno Marvel continua ad espandersi ma almeno in questo film giustifica ogni sua mossa, forse abbondando nella quantità di carne al fuoco da gestire in un solo momento. Infine, viene sdoganato il collegamento alle serie di Disney+: se non si è visto WandaVision, difficilmente si capirà fino in fondo il percorso di Wanda all’interno del film.
E voi, cosa ne pensate della nostra recensione di Doctor Strange nel Multiverso della Follia? Avete visto il film al cinema? Fateci sapere cosa ne pensate!
Punti a favore
- Il tocco inconfondibile di Sam Raimi
- L'universo Marvel è leggermente più chiaro
Punti a sfavore
- Fondamentale aver visto WandaVision
- Troppa carne al fuoco
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