Ecco la nostra recensione di Belfast, l’ultimo film di Kenneth Branagh, candidato a sette premi Oscar
TITOLO: Belfast. GENERE: drammatico, biografico. NAZIONE: Regno Unito. REGIA: Kenneth Branagh. CAST: Jude Hill, Jamie Dornan, Caitrìona Balfe, Judi Dench, Ciarà n Hinds, Colin Morgan. DURATA: 97 minuti. PRODUZIONE: TKBC. DISTRIBUZIONE ITALIANA: Universal. USCITA: 24 febbraio 2022.
Belfast è indubbiamente uno dei gioielli di quest’anno e uno dei film migliori della stagione dei premi in corso, che sta vivendo da protagonista. Il film di Kenneth Branagh ha ricevuto una pioggia di nomination e si appresta a vivere la notte degli Oscar in prima fila, con le sue 7 nomination (trovate qui tutte le candidature). Addentriamoci ora nella recensione di Belfast, partendo dal trailer della pellicola.
La trama | Recensione Belfast
Belfast racconta l’infanzia del regista e sceneggiatore della pellicola, Kenneth Branagh. La capitale nordirlandese, nell’estate del 1969, vede nelle sue strade l’esplodere di una contenuta guerra civile tra protestanti e cattolici. Il piccolo Buddy (Jude Hill) e la sua famiglia sono protestanti, ma ciò non è sinonimo di immunità da questo scontro. La strada dove abita vede la presenza di molte famiglie cattoliche e ciò la porta ad essere vittima di attacchi da parte di fanatici lealisti. Questi ultimi, guidati da Billy Clanton (Colin Morgan), cercano di assoldare anche il padre di Buddy (Jamie Dornan), che però si rifiuta. Nel frattempo, la famiglia del protagonista è alle prese con le tasse arretrate e la mancanza di denaro, mentre la situazione drammatica nelle strade mette in dubbio la loro permanenza in città .
Cuore | Recensione Belfast
Nonostante la guerra civile sia sempre sullo sfondo, ciò che più colpisce di Belfast è il suo cuore. Il protagonista è infatti un bambino di 9 anni, che vede il mondo con gli occhi che solo a quell’età si possono avere. Buddy non è altro che Branagh da piccolo e ciò non fa che apprezzare ancora di più i piccoli momenti sia di sofferenza sia di gioia che invadono il film. Il protagonista è ben conscio della situazione che sta vivendo la sua famiglia, dei sacrifici della madre (Caitrìona Balfe) e del padre, di quanto i suoi nonni (Judi Dench e Ciarà n Hinds) siano anziani e del dolore che sta attraversando la sua città natale. In mezzo a tanto dolore, spiccano però le risate dei bambini, il loro divertimento, il loro giocare a pallone o con le macchinine, in un periodo che sembra lontanissimo dai giorni nostri. Ad acuire questa condizione è l’uso di un nostalgico bianco e nero che, soprattutto con la transizione iniziale, aiuta a trasportarci nel mondo di Belfast, o meglio di quella Belfast, vista con gli occhi del suo regista.
Kenneth Branagh alla massima potenza | Recensione Belfast
Visto l’ampio coinvolgimento emotivo del regista, Belfast non poteva deludere sotto l’aspetto tecnico. La regia del film è impeccabile, si concentra sempre sui giusti sguardi e sulle giuste situazioni. Spesso vediamo Buddy in un angolo, che vive da spettatore una situazione in cui lui non ha nulla da dire, poiché è un bambino. Mentre parlano i grandi, lui se ne sta in disparte, ad ascoltare. Raramente lo vediamo affrontare di petto una situazione e la regia è perfetta nel farci vivere le stesse emozioni che attraversano il suo corpo di bambino. Accanto a ciò, abbiamo una fotografia che, complice anche il bianco e nero, non è mai fuori posto e impreziosisce Belfast, rendendolo un film unico tra quelli candidati ai premi di quest’anno. Infine, è da sottolineare la colonna sonora, con la finale Everlasting Love e Down To Joy (candidata come miglior canzone) che svettano sulle altre.
Conclusioni
Belfast è uno dei migliori film usciti ultimamente al cinema. In un periodo segnato dai blockbuster, da quelli di supereroi all’Uncharted di turno, è bello poter andare in sala e gustarsi un’ora e mezza leggera e divertente. Una volta riaccese le luci, è impossibile non vi sia un sorriso sul viso degli spettatori. Kenneth Branagh incornicia uno dei migliori film della sua carriera da regista, che potrebbe portarlo anche al suo primo Oscar. Il cast risulta particolarmente azzeccato, sorretto anche da una sceneggiatura di spessore, oltre che fortemente autobiografica. Belfast probabilmente non sarà il miglior film che vedrete nella vostra vita, ma se tra qualche tempo dovrete pensare a un film che vi ha fatto stare bene, sarà tra i primi della vostra lista.
E voi, cosa ne pensate della nostra recensione di Belfast? Avete visto il film in sala? Fatecelo sapere nei commenti!
Punti a favore
- La regia e la sceneggiatura di Kenneth Branagh
- L'equilibrio tra dramma e divertimento
Punti a sfavore
- Non troppo coraggioso
Cerchi nuovi film e nuove serie tv da vedere? Scopri il nuovo abbonamento a Disney+, la casa dello streaming di Disney, Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e ora anche di Star. Abbonati ora a soli 8,99 euro al mese su questa pagina.
Paola
1 Marzo 2022 alle 13:38Ho avuto la fortuna di vedere Belfast ad ottobre, durante la festa del cinema di Roma in v.o. e concordo con ogni singola parola scritta.
È un film che mi ha fatto sentire bene e domani lo rivedrò, questa volta doppiato.
Ho amato molto i personaggi, su tutti Buddy, la luce e Billy Clanton, l’ oscurità .
Andrea Bassini
1 Marzo 2022 alle 14:34Ciao Paola, ti ringrazio per il commento!
Paola
1 Marzo 2022 alle 19:37Di nulla Andrea
Sto leggendo così tante cattiverie su Belfast che fa piacere trovarne una come la tua 😉