Netflix porta sul piccolo schermo Nightflyers, trasposizione dell’omonima novella fantascientifica scritta da George R.R. Martin. Purtroppo il risultato non è quello sperato
TITOLO ORIGINALE: Nightflyers. GENERE: Fantascienza. NAZIONE: USA. REGIA: Andrew McCarthy, Maggie Kiley, Mike Cahill, Damon Thomas, Mark Tonderai. CAST: Eoin Macken (Karl D’Branin), David Ajala (Roy Eris), Angus Sampson (Rowan), Gretchen Mol (Agatha Matheson), Sam Strike (Thale). DURATA: 10 episodi da circa 60 minuti. DISTRIBUTORE: Netflix. USCITA: 02/2019.
Nightflyers arrivava su Netflix con un buon carico di aspettative, vuoi perché dietro la storia si cela una novella di George R.R. Martin, divenuto ormai un mostro sacro ed intoccabile grazie al successo del Trono di Spade, vuoi perché i primi trailer avevano lasciato intravedere del buono, dall’ambientazione claustrofobica ai toni fortemente horror. Ora che ho finito la visione della serie posso affermare che, purtroppo, il risultato finale è alquanto deludente. Se avrete la pazienza di continuare a leggere, cosa non scontata in un panorama web in cui ormai si bada solo al voto ed alle conclusioni, vi spiegherò perché ritengo Nightflyers un’occasione sprecata.
La serie è ambientata nel 2093: la Terra è sull’orlo del disastro e la sua ultima speranza sembra risiedere in un oggetto alieno, chiamato Volcryn, in transito proprio in prossimità del nostro pianeta. Una squadra scientifica sale a bordo dell’avanzatissima nave spaziale Nightflyers: lo scopo è quello di intercettare la traiettoria del misterioso oggetto e stabilire così un primo contatto con la razza aliena, nella speranza che questa possa salvare la Terra. Il veicolo del contatto dovrebbe essere un potente ed instabile telepate, portato a bordo su richiesta del capo della spedizione scientifica, Karl D’Branin, tra i timore e l’ostilità dell’equipaggio.
Nightflyers: la serie fanta-horror di Netflix | Recensione
Nightflyers: una scrittura confusa e lacunosa | Recensione
Come detto, Nightflyers è tratto da una novella omonima scritta da George R.R. Martin nell’ormai lontano 1980. Bisogna precisare che l’autore del Trono di Spade non ha però partecipato in alcun modo alla scrittura degli episodi, questo per via di un contratto di esclusività con la HBO proprio per la supervisione de il Trono di Spade. Questa mancanza si sento moltissimo, infatti la scrittura degli episodi, insieme all’intreccio delle vicende, sono di gran lunga gli aspetti più carenti della serie.
La trama è oggettivamente sviluppata in maniera confusa e approssimativa. Si inizia la serie con dei presupposti di base: la Terra è in pericolo, esistono degli individui dotati di poteri telepatici, un oggetto alieno è in transito vicino alla Terra. Il problema risiede nel fatto che a tutti questi presupposti non viene poi dato un seguito, nulla viene spiegato fino in fondo, tutto rimane soltanto accennato ed in alcuni casi la coerenza interna stessa dell’opera viene minata da contraddizioni palesi.
I personaggi sono abbozzati, la loro caratterizzazione rimane nel migliore dei casi soltanto accennata. Gli stessi rapporti che si generano tra loro, e finanche le decisioni che questi prendono, sono poco credibili, in quanto non hanno spesso motivo di essere e vanno in contraddizioni con i ruoli ed in modi in cui i personaggi erano stati inizialmente presentati.
La stessa linea narrativa principale, che ci porterà a scoprire il segreto che si nasconde dietro la Nightflyers ed il suo capitano, assume un pessimo andamento circolare, che ripropone verso la fine le stesse situazioni che erano state risolte ad inizio serie. Il ritmo viene poi ulteriormente peggiorato da puntate digressive che, in una serie composta da soli 10 episodi, non fanno altro che sottolineare la pochezza di idee e lo smarrimento degli sceneggiatori.
Nightflyers: promesse disattese | Recensione
Tutto ciò è un vero peccato perché il materiale di partenza poteva essere sviluppato in maniera assai più efficace. L’ambientazione ed il tono horror della serie sono lodevoli, così come il suo impianto scenografico ed artistico. Le atmosfere claustrofobiche e le idee di design proposte in Nightflyers, pur non essendo originali (i richiami ad Event Horizon, Lost in Space, 2001: Odissea nello Spazio ed altre opere del genere Sci-Fi sono in alcuni casi palesi), sono assolutamente convincenti. Vedere tutte queste potenzialità sprecate è un vero peccato. Se la serie avesse mantenuto le promesse dell’incipit della prima puntata sarei qui a scrivere qualcosa di molto diverso, ma le cose non sono andate così.
In conclusione non posso che sconsigliare questa serie, non solo al pubblico generalista, ma, ancor più, a tutti gli appassionati di fantascienza: questi sarebbero sicuramente quelli più delusi dalla visione di Nightflyers. La scrittura sconclusionata, la trama lacunosa ed i personaggi incoerenti sono carenze troppo grandi, pur di fronte ad un impianto artistico tutto sommato lodevole, per promuovere Nightflyers. Occasione ampiamente sprecata.
E voi cosa ne pensate di Nightflyers? Siete d’accordo con me o la vedere diversamente? Fatemelo sapere nei commenti e nel frattempo cercate qualcosa di meglio da guardare affidandovi alle nostre guide sulle migliori serie Netflix e Prime Video.
Punti a favore
- Ambientazione e tono horror
- Impianto scenografico ed artistico
Punti a sfavore
- Scrittura sconclusionata
- Trama lacunosa
- Personaggi incoerenti
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