Jurassic World – Il Regno Distrutto, pur non aggiungendo quasi nulla alla formula di questo franchise, diverte, autoironizza ed emoziona lo spettatore senza mai annoiarlo
TITOLO ORIGINALE: Jurassic World: Fallen Kingdom. GENERE: Azione. NAZIONE: USA, Spagna. REGIA: J. A. Bayona. CAST: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Rafe Spall, Justice Smith, Daniella Pineda. DURATA: 128 minuti. USCITA CINEMA: 07/06/2018.
Jurassic World – Il regno Distrutto arriva nella sale cinematografiche 3 anni dopo il suo predecessore, che ha riportato in auge la saga dei dinosauri de-estinti creata, nell’ormai lontano 1993, da Steven Spielberg. Dopo il buon successo di critica e pubblico del primo film, Il regno Distrutto era chiamato a confermare quanto di buono si era visto, fuga in tacchi dal T-Rex compresa, ci sarà riuscito?
La trama del film è piuttosto semplice: dopo l’incidente cha ha causato la distruzione del parco di divertimenti Jurassic World, i dinosauri sono vissuti isolati ed in pace per 3 anni ma ora sono minacciati dall’imminente esplosione del vulcano situato sull’isola. Il governo e l’opinione pubblica dibattono animatamente sulla possibilità di intervenire per evitare una seconda estinzione degli animali. Quando la linea sembra pendere per il non intervento, il vecchio finanziatore del Jurassic Park, Benjamin Lockwood (James Cromwell), con l’aiuto di Claire Dearing (Bryce Dallas Howard) e Owen Grady (Chris Pratt) decidono di mettere su una missione privata per salvare i poveri dinosauri, o almeno l’apparenza sembra suggerire questo.
Jurassic World – II Regno Distrutto: azione e ilarità nel trailer
Diciamo subito che Il Regno Distrutto non aggiunge molto a quelli che sono stati i temi trattati da questa saga da ben 25 anni a questa parte. Il concetto dell’uomo che si sostituisce a Dio nella creazione, la creazione che sfugge al tentativo di controllo, l’avidità umana e l’animalismo sono tutti elementi già presenti nei film precedenti. Qui, se proprio vogliamo rintracciare un tema originale, posiamo intravedere una certa esplorazione della paternità , affrontata su 2 piani distinti ma, come scopriremo alla fine, in un certo senso convergenti: Owen-Blu e Lockwood-nipote.
Non è comunque nella profondità della trama che risiede la forza e l’anima di questo Jurassic World – Il Regno Distrutto. Il film è un esempio riuscitissimo di intrattenimento, impregnato di qualche buon concetto, ma primariamente divertente, autoironico, emozionante e capace di non annoiare mai per tutta la sua durata. La regia ed il montaggio risultano lodevoli nella capacità di proporre un ritmo sempre alto e  privo di momenti morti. Gli attori, ognuno adeguatamente delineato e caratterizzato, sono tutti in parte ed asserviti ad un registro che (giustamente) non vuole prendersi troppo sul serio.
Ben piazzati anche gli elementi autoreferenziali della saga, vedi il tema musicale che ti tanto in tanto interviene e rimanda i più anziani direttamente agli anni 90, ma anche l’inquadratura sui tacchi con cui il personaggio di Claire Dearing entra in scena in questo nuovo film.
Jurassic World – II Regno Distrutto: un mix riuscito
Tutto scorre fluido, tutto fila piuttosto liscio e, se non possiamo certo gridare al capolavoro, possiamo comunque affermare con certezza che il film è un prodotto ben confezionato e riuscito. Non stravolge una formula rodata, non introduce grandi novità ed anzi ripropone cose già viste nei film precedenti, ma il mix viaggia spedito e senza intoppi, diverte e non annoia mai. In attesa del prossimo capitolo che necessariamente dovrà rinnovarsi, consigliatissimo.
Punti a favore
- Divertente
- Autoironico
- Ottimo ritmo
Punti a sfavore
- Di nuovo c’è ben poco
- Il prossimo capito necessita un rinnovamento
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