Mentre si avvicina lo Star Wars Day, Disney ha fatto infuriare i fan della saga tramite una mossa, alquanto “capitalistica”, legata all’hashtag #MayThe4th
L’espressione ha origine da un gioco di parole tra la data in questione ed una citazione presa direttamente dai film. Infatti, pronunciando “may the 4th” (letteralmente “il 4 maggio”, data dello Star Wars Day, una sorta di natale per i fan della saga) e la prima parte della frase “may the force be with you” (che la forza sia con te) si crea un tanto divertente quanto giustificato gioco di parole. Con l’avvento dei social, l’espressione si è trasformata poi in hashtag, ed è qui che sono nati i problemi.
Disney Plus ed il tweet incriminato
Molti hanno storto il naso alla lettura del tweet, apparso lo scorso 27 aprile sulla pagina di Disney Plus, riguardante l’hashtag #MayThe4th. Pare che, usando tale tag, si darebbe il proprio consenso affinché l’account Twitter della piattaforma usi e condivida singoli post e profili a proprio piacimento. In un periodo in cui c’è effettivamente molta confusione sull’argomento, questa uscita è sembrata a molti come un palese furto della altrui proprietà intellettuale. Secondo numerosi fan, infatti, l’espressione, coniata nel circolo degli estimatori del franchise creato da Lucas, dovrebbe rimanere libera da vincoli commerciali e legali.
Diversi sono stati i commenti degli utenti, ed i toni variano dallo sconcertato all’ironico. C’è chi, essendo nato proprio il 4 maggio, chiede se il suo compleanno appartenga alla Disney. Oppure c’è chi afferma addirittura di voler annullare l’iscrizione a Disney Plus dopo una tale mancanza di rispetto. L’idea generale è che agli utenti non vada proprio giù che questioni di copyright entrino in una sfera che dovrebbe rimanere il più possibile incontaminata e “pura”.
Non solo Star Wars Day: Disney già criticata dai fan
D’altronde, non è la prima volta che la multinazionale americana riceve forti critiche. Già al rilascio di Disney Plus (a proposito, qui qualche consiglio su come accedervi gratuitamente oltre la settimana di prova), i fan europei avevano addirittura avviato diverse petizioni. Ciò avvenne poiché la piattaforma sarebbe arrivata nel Vecchio Continente solo quattro mesi dopo il lancio negli Stati Uniti. Curiosamente, anche in quel caso, le principali lamentele venivano dagli impazienti fan di Skywalker & Co., desiderosi di vedere The Mandalorian (serie ispirata proprio all’universo di Guerre Stellari).
Furono invece i fan italiani della saga a protestare nel 2015. Il problema era, in quel caso, la data di uscita dell’Episodio VII, Il Risveglio della Forza. Infatti, il film sarebbe uscito in Italia con qualche settimana di ritardo rispetto agli Stati Uniti, provocando la delusione di migliaia di appassionati, terrorizzati dall’eventuale ondata di spoiler sui social. Che dire, una miriade di problemi stellari per l’azienda con sede a Burbank, California.
Dopo questo scivolone, c’è da scommettere che più di qualche abbonato farà un passo indietro, poiché, quando si parla della passione dei fan, non c’è ragionamento commerciale che tenga. Nel frattempo, per chi invece volesse continuare (o magari cominciare) a godersi l’ampio catalogo che Disney Plus offre, ecco qualche consiglio: qui i film, e qui le serie tv.
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