È morto a 81 anni Monkey Punch, l’autore di Lupin III, il ladro gentiluomo ispirato all’Arsènio Lupin di Maurice Leblanc
Oggi salutiamo un artista le cui opere hanno accompagnato la crescita di molti di noi. Si è spento Monkey Punch, celebre mangaka giapponese autore di una ricchissima produzione artistica. L’artista è deceduto l’11 aprile a 81 anni, in seguito a una grave polmonite; solo tra ieri e oggi, però, è stata resa nota la sua scomparsa.
Kazuhiko Kato, in arte Monkey Punch, a oggi è uno dei mangaka più amati in Giappone e nel mondo. Noto soprattutto per Lupin III, l’autore in realtà può vantare una produzione artistica smisurata. Nato ad Hamanaka il 26 maggio del 1937, Kato divenne fumettista per caso. Inizialmente impiegato come radiologo in un ospedale, fu incoraggiato a dedicarsi al fumetto proprio dal direttore dell’ospedale, che ne aveva notato il talento. L’esordio avvenne nel 1965, sulla rivista “Manga Story”, con il fumetto “Manuale per Playboy”. La svolta arriva due anni dopo: nel 1967, debuttò con la serie Lupin III sulla rivista Manga Action edita da Futabasha. Monkey Punch ha realizzato in prima persona i fumetti di Lupin fino al 1985, per poi lasciare i manga successivi ad altri autori.
L’opera arrivò in Italia grazie a Star Comics e Planet Manga. La prima serie di Lupin III durò due anni e ottenne il primo adattamento in cartone animato nel 1971 – dove sfoggia una brillante giacca verde. Da allora la popolarità del personaggio crebbe a dismisura, e arrivò in Italia nel 1979. All’inizio Monkey Punch aveva pensato di concludere le avventure di Lupin in una sola serie di albi, ma visto il successo ottenuto tornò a disegnare le avventure del ladro gentiluomo e dei suoi amici (e nemici) per altri quattro anni. La seconda serie uscì dal 1977 al 1981, con un’altra trasposizione televisiva – riconoscibile per la giacca rossa, stavolta.
A oggi Lupin III può vantare cinque serie animate – l’ultima delle quali andata in onda nell’autunno del 2018 – e 10 film d’animazione, oltre che di numerosi special televisivi e spin-off (uno dei più recenti vedeva una collaborazione tra il ladro gentiluomo e Detective Conan).
Monkey Punch, autore di Lupin III.
Monkey Punch tra guardie e ladri
Il personaggio più famoso e amato della produzione è sicuramente Lupin III. Un ladro gentiluomo molto astuto, che non ama la violenza ma con la passione per i colpi difficili e spettacolari. È il nipote del celebre ladro francese ideato dallo scrittore Maurice Leblanc, sebbene non siano chiare le sue origini (si menziona la discendenza da un contadino giapponese). Lupin è un mago dei travestimenti, guida una Mercedes SSK del 1928 (che sarebbe appartenuta addirittura a Adolf Hitler.), ma possiede anche un’italianissima Fiat 500. I suoi punti debole sono le belle donne, in particolare Fujiko, affascinante ladra con cui ha un’altalenante ma duratura relazione.
La penna di Kato ha disegnato anche tutti i compagni di avventura e sventura del celebre ladro. Tra questi Daisuke Jigen, meglio noto come Jigen. Fumatore incallito e pistolero dotato di mira infallibile – sembra che il segreto stia nel suo cappello, che indossa sempre – lavora con una Smith & Wesson M19 Combat Magnum. Jigen è un uomo diffidente e un po’ cinico; è sempre sospettoso nei confronti delle donne che frequenta Lupin, ma puntualmente cede al loro fascino. Ama il jazz e l’alcol, e il suo personaggio è stato ispirato dall’attore James Coburn, protagonista del film “I magnifici sette”.
Goemon Ishikawa è il terzo componente della banda di Lupin. È un autentico samurai, discendente da un’antica dinastia dedita al furto. Goemon è un uomo silenzioso, pratico ed efficiente, con un grande senso dell’onore e che persegue l’obiettivo con tenacia. La sua arma è una katana infallibile, capace di tagliare qualsiasi cosa, ed è un esperto di armi marziali.
Fujiko Mine – nella terza serie soprannominata Margot in Italia – è una ladra giovane e bella che non si fa scrupolo a sfruttare i sentimenti di Lupin per il proprio tornaconto. Sensuale, intelligente e intraprendente, sa perfettamente che il ladro gentiluomo farebbe qualsiasi cosa per lei e riesce spesso a ottenere ciò che vuole. Nonostante tutto, i due sono uniti da un profondo sentimento di affetto e la loro relazione va avanti da sempre.
Koichi Zenigata (chiamato affettuosamente “Zazà” da Lupin in Italia) è il commissario di polizia che ha fatto della cattura del protagonista la propria missione di vita. È ricalcato su Heiji Zenigata, un personaggio della letteratura giapponese che catturava i furfanti lanciandogli monete. Goffo, burbero e sfortunato, Zenigata in realtà è un personaggio di buon cuore ma molto testardo, e anche quando riesce a catturare Lupin preferisce lasciarlo andare per ripartire all’inseguimento.
Lupin III è stato uno degli anime che ha accompagnato l’infanzia di molti bambini degli anni ’80-’90, anni in cui il cartone veniva trasmesso su Italia 1. Tra quei bambini c’ero anch’io, e la scomparsa di Moneky Punch mi rattrista molto. La sua opera, però, è sopravvissuta e ha raccolto un’eredità importante: intrattenere un pubblico vario e internazionale. Anche voi siete fan dell’eroe del crimine? Raccontateci nei commenti i vostri ricordi più belli legati a questa divertentissima serie!
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