La sedicesima edizione del Festival del Cinema di Roma

A render note le date sono stati il direttore della manifestazione, Antonio Monda, d’intesa con Laura Delli Colli, presidente della Fondazione Cinema per Roma. La speranza è che, con l’inizio delle vaccinazioni, il festival non debba slittare dalle sue canoniche tempistiche autunnali. Ovviamente, come lo scorso anno, si continuerà ad avere un’attenzione particolare all’implementazione delle misure di sicurezza.

Anche nel 2020, infatti, l’organizzazione aveva portato avanti l’evento, pur con non poche difficoltà dovute alle norme estremamente rigide, tra cui tamponi obbligatori a tutto lo staff (cosa che con ogni probabilità accadrà anche quest’anno).

Sul concludersi del festival dell’anno precedente, il direttore generale della Fondazione, Francesca Via, uno dei cuori pulsanti dell’organizzazione, dichiarava con grande soddisfazione quanto fossero fieri di aver portato avanti l’evento, diventando una sorta di simbolo per un settore che già era in profonda sofferenza a causa delle chiusure. 

Oltre ai tamponi, infatti, si erano prese delle accortezze, come i biglietti acquistabili e prenotabili esclusivamente online. Inoltre, onde evitare file, vi era l’obbligo di mascherina ed il termo scanner all’ingresso. Per garantire il tracciamento elettronico, oltre a ciò, il biglietto, l’accredito o la prenotazione dovevano essere esibiti all’ingresso delle sale e degli spazi della Festa. E per vedere dal vivo il red carpet era necessario prenotare la propria postazione sul sito web.

La situazione degli altri Festival

Nel mentre, ovviamente, anche le altre manifestazioni hanno dovuto fare i conti con l’organizzazione in periodo pandemico. Sono già numerose quelle rimandate, come il Festival di Cannes, rinviato, ad esempio, da maggio a luglio. Altre, come il Festival di Sanremo ed il Festival di Venezia, dovranno far fronte ad un’organizzazione decisamente diversa: l’uno per la prima volta senza pubblico dal vivo, l’altro quasi sovrapposto alla Croisette. Speriamo almeno che la sedicesima edizione del Festival del Cinema di Roma abbia un destino migliore.

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