Il cineasta Spike Lee ha sempre espresso la propria opinione sul sistema americano e sul trattamento riservato ai neri. Ha recentemente pubblicato un corto per onorare le morti George Floyd e di Eric Garner.
Spike Lee è un regista che si è sempre esposto per questioni politiche e razziali. Ha infatti condannato più volte l’operato degli USA, sia passato che presente, dichiarando che le vite delle persone nere sono sempre più difficoltose e meno agevolate dalle decisioni governative e dai contesti che si creano negli Stati Uniti.
Il recente omicidio di George Floyd del 25 Maggio ha causato rivolte e proteste in tutti gli Stati americani e molte star sono intervenute per condannare ciò che è successo. Sui social infatti l’hastag Black Lives Matter, ora tramuto in Blackout Tuesday è ovunque e Spike Lee è intervenuto pubblicato un corto, pubblicato successivamente da CNN, che ricorda le morti di George Floyd e di Eric Garner ( quest’ultima avvenuta nel 2014 durante un arresto, in circostanze simili a quelle recenti riguardanti Floyd). Il titolo del corto di Spike Lee è Will History Stop Repeating Himself? ed è un chiaro attacco sferrato al governo USA. Infatti, Spike Lee ha inoltre dichiarato:
Vediamo accadere le stesse cose più e più volte. L’uccisione dei corpi delle persone di colore è ciò su cui è stata costruita questa Nazione.
"If Ya Don't Know-Now Ya Know" Biggie. Say Their Names-MICHAEL STEWART,ELEANOR BUMPURS. If Ya Don't Know Then Google Their Names. DO THE RIGHT THING-Summer Of 1989. Good Evening. Stay Safe. And Dat's Da "19 Ain't Playin" Truth,Ruth. pic.twitter.com/YwoJjcVfps
— Spike Lee (@SpikeLeeJoint) June 1, 2020
Il corto di Spike Lee è un nuovo attacco al sistema americano
Spike Lee si è attivato per la causa degli afroamericani già in passato, quando era agli inizi della sua carriera. Il suo film del 1989 Fa’ la cosa giusta mostrava le condizioni di alcuni ragazzi neri in un quartiere americano e fece molto scalpore. Lo stesso si può dire su Malcolm X, film biografico sul famoso leader che ha combattuto per i diritti civili degli afroamericani, sempre diretto da Spike Lee. Tra le sue tante opere, c’è anche il recente BlacKkKlansman, in cui racconta come è stato distrutto il movimento del Ku Klux Klan.
L’impegno del regista in favore dei diritti degli afroamericani si è quindi rinnovato con questo nuovo corto, in cui riprende alcune scene di Fà la cosa giusta, per spiegare la gravità delle azioni compiute ai danni di George Floyd e di Eric Garner.
Il regista ha inoltre lasciato questa dichiarazione al New York Times, in occasione dell’imminente uscita del suo film Da 5 Bloods su Netflix:
Gli Stati Uniti non sono un Paese fondato sulla democrazia ma sulla schiavitù che ne costituisce il peccato originale ed è all’origine di tutte le sue contraddizioni. I neri hanno dato al loro Paese una fiducia che non meritava.
Siamo dunque certi che la lotta di Spike Lee continuerà fino a quando le condizioni riservate ai neri negli Stati Uniti non miglioreranno significativamente.
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