Vi riportiamo una lettera aperta che l’AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema ha inviato al Ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini
Il cinema italiano sta passando un periodo complicato a causa dell’emergenza COVID-19. Le chiusure delle sale e le varie incertezze che fanno slittare di giorno in giorno le uscite. In questo contesto si inserisce la lettera aperta che l’Associazione Festival Italiani di Cinema ha inviato al Ministro per i beni e le attività culturali Franceschini.
Nata nel 2003, l’AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema è un polo di aggregazione di quelle manifestazioni cinematografiche italiane. L’Associazione nasce per promuovere e far crescere le iniziative che hanno come scopo quello di migliorare la qualità artistica e l’efficacia comunicativa dei festival cinematografici italiani. Attualmente gestisce ben 73 festival di cinema italiani.
Nella lettera aperta che riportiamo di seguito, l’associazione chiede misure speciali rivolte al settore della promozione cinematografica, nonché la valutazione di modalità alternative di organizzazione e fruizione dei Festival in questa fase emergenziale.
La lettera aperta dell’Associazione Festival Italiani di Cinema a Franceschini
Egregio Signor Ministro,
in queste settimane stiamo vivendo una crisi epocale che rischia di mettere davvero in ginocchio il comparto Cinema, ed in particolare per quanto ci riguarda il settore della promozione.
Molti di noi hanno già dovuto programmare date diverse per le loro manifestazioni e altri lo stanno facendo in queste ore. Non è neanche più certo, come appariva fino a pochi giorni fa, che andremo verso un ingorgo di date e di manifestazioni nei primi periodi (estate e autunno) che a oggi appaiono “utili” poiché l’incertezza del momento, ma soprattutto del futuro, rischia di far annullare direttamente molti Festival.
È per questo che ci rivolgiamo a Lei, perché possa garantire un’attenzione speciale nei confronti del nostro settore, che coinvolge tra l’altro e in modo significativo anche l’aspetto turistico della proposta culturale italiana.
Mentre plaudiamo al suo tempestivo intervento che comporta uno stanziamento speciale di 130 milioni di Euro per le attività di spettacolo, incluse quelle per il cinema e la promozione cinematografica (dunque in primo luogo i festival), sollecitiamo la Sua attenzione su tre punti per noi cruciali in questo momento:
- definizione di una quota straordinaria riservata alla promozione (da aggiungersi al normale riparto annuale) per sostenere le manifestazioni che non si possono svolgere in questa emergenza e che, sia in caso di spostamento delle date che di forzato annullamento, hanno già sostenuto spese di preparazione e avviamento.
- riconsiderazione della quota di riparto dedicata alla promozione perché quando l’azienda Italia potrà ripartire sarà fondamentale – nel nostro settore – poter contare su un sistema-festival di qualità ed efficienza, capace di promuovere al meglio su scala nazionale e internazionale il nostro cinema e l’attività culturale anche a vantaggio dei territori che danno vita alle nostre manifestazioni, la cui valenza culturale e turistica è per lo più indiscutibile.
- accelerazione delle procedure di verifica sui rendiconti per l’anno 2019 onde erogare quanto già assegnato e avvio dei bandi per l’anno 2020 che sono già in forte ritardo, potendo contare su interlocutori effettivamente operativi presso la competente Direzione Generale Cinema con cui confrontarci per gli aspetti tecnici e procedurali delle prassi poste in essere.
Confidiamo nella Sua attenzione garantendo fin d’ora e come sempre la nostra totale collaborazione.
Cordiali saluti,
- Chiara Valenti Omero (presidente)
- Pedro Armocida
- Joana Fresu de Azevedo
- Giorgio Gosetti
- Federico Pommier Vincelli
Lascia un commento