In questa recensione prenderemo in analisi un interessante robot aspirapolvere, si tratta di Trifo Max. Il robot è dotato di una camera in grado di trasmettere in streaming quello che succede in casa. Sarà meglio come robot aspirapolvere o come sorvegliante?
I robot aspirapolvere sono degli strumenti utilissimi che si stanno diffondendo a macchia d’olio nelle nostre case. Con l’esplosione del mercato si stanno anche moltiplicando le aziende interessate ad una fetta del mercato e per i consumatori è diventato sempre più difficile trovare un modello adatto alle loro esigenze. Ed ecco che interveniamo noi con le nostre recensioni. Oggi parliamo di Trifo Max, un robot aspirapolvere dotato di videocamera e controllabile da che strizza l’occhio alla sicurezza.
Principali caratteristiche
- Dimensioni robot: diametro 360 mm, altezza 84 mm
- Dimensioni base di ricarica: 140 x 140 x 72 mm
- Peso robot: 3,5 kg
- Potenza di aspirazione: 3000 Pa, regolabile
- Capacità contenitore della polvere: 600 ml
- Capacità batteria: 5200 mAh
- Tempo di ricarica: 180 min
- Autonomia: 120 min
- Rumorosità: 70 dB
- Sensori: bumper, videocamera RGB, encoder, sensori di dislivello
Dotazione e qualità costruttiva | Recensione Trifo Max
ll robot aspirapolvere Trifo Max arriva imballato in un package ben organizzato. Il libretto di istruzioni contiene poche e semplici – forse troppo – istruzioni per utilizzare il robot. Oltre ad manuale di installazione rapida, sarebbe stato utile un manuale più approfondito. Comunque le istruzioni sono disponibili anche in italiano e corredate da immagini. In dotazione abbiamo la base di ricarica, il Pet Hair Extractor, ovvero una spazzola che aumenta la capacità di raccogliere i peli degli animali e vari panni per lavare per terra. L’installazione è semplice e completamente guidata. Serve solo uno smartphone su cui installare l’applicazione e seguire le istruzioni. Tutti i passaggi sono ben illustrati. Essenzialmente dobbiamo connettere il nostro Trifo Max alla rete di casa ed il gioco è fatto.
Il robot è realizzato in plastica, una plastica di qualità non eccelsa a dirla tutta. Ma accettabile, non si tratta di un prodotto premium dopotutto. Il bumper frontare di Trifo Max è molto sensibile e grazie alla corsa abbastanza lunga e ammortizzata non dovrebbe danneggiare i mobili o altro. La copertura inferiore in gomma dura è un’ulteriore garanzia. Sollevando il coperchio superiore vedremo un paio di LED di stato e la porta USB che può essere utilizzata anche per la ricarica. Da qui si può anche accedere al serbatoio della polvere che è abbastanza capiente. Sia il serbatoio che i filtri HEPA sono lavabili e quindi riutilizzabili, che è una cosa sempre apprezzata. Il serbatoio dell’acqua per lavare per terra invece è molto piccolo ed e posizionato sotto al robot. Sia il panno che il serbatoio sono attaccati con una specie di velcro, un po’ fastidioso a dire il vero. Ma come vedremo, tutta la parte di lavaggio pavimenti non è il punto forte del robot. Il robot è dotato di due ruote motrici in configurazione differenziale e dotate di sospensioni. Una terza ruota passiva di appoggio è di tipo castor.
Mettiamolo all’opera | Recensione Trifo Max
Passiamo quindi a valutare l’operato di questo robot aspirapolvere nelle pulizie. La potenza di aspirazione è più che sufficiente e grazie alla regolazione potrete settarla alla seconda delle esigenze. Anche al 50% della potenza comunque si riesce a raccogliere polvere, briciole e peli che comunemente si possono trovare per terra nelle case. La rumorosità è proporzionale alla potenza settata, ma comunque rimane più limitata rispetto ai tradizionali aspirapolvere. Il lavaggio pavimenti è molto essenziale. Il panno viene applicato sull’apposito supporto e viene imbevuto d’acqua. Questo permette di aumentare lo sporco raccolto, ma non può sostituire il moccio tradizionale. Poco male. La capacità di aspirazione è davvero ottima. Mancherebbe solo una stazione di svuotamento automatica, ma il serbatoio è tutto sommato abbastanza capiente. Dovremmo riuscire a coprire anche 100-150 m2 senza necessità di svuotarlo manualmente.
Mappatura e navigazione
Nonostante la parte di aspirazione sia ottima, le capacità di questo robot sono limitate dalla tecnologia di mapping e navigazione. Non essendo dotato di laser, il nostro Trifo Max è “cieco”. Si muove in linea retta finché non incontra un ostacolo che sarà rilevato dai bumper. A questo punto l’algoritmo di navigazione inizia a far fare al robot una serie di movimenti come per “tastare” il circondario e scegliere la direzione migliore per ripartire con la navigazione. In genere il robot tende a seguire una traiettoria a serpentina per quanto possibile, in modo da passare l’intera stanza in modo sistematico.
La mappatura è basata sulla misura della distanza percorsa – probabilmente con un encorder ottico – e sulle rilevazioni dei bumper: il robot crea la mappa segnando un muro quando il bumper rileva un ostacolo e ricostruisce la sua posizione misurando il movimento delle ruote. Questa procedura detta “Dead Reckoning” è una tecnologia ormai in disuso perché l’accumulo degli errori di misura non permette una localizzazione precisa. Infatti lo si vede dopo un po’ che il robot si muove che la sua posizione non è proprio corretta. Inoltre il bumper non è abbastanza per percepire la geometria degli oggetti e degli angoli che spesso non vengono mappati correttamente. La combinazione di questi due aspetti rende la mappatura imperfetta, anche se a grandi linee qualcosa si riesce ad ottenere. La mappa viene poi resettata ogni volta che il robot viene riavviato.
Nonostante queste limitazione hardware, bisogna dire che il software è stato pensato abbastanza bene e riesce a gestire la navigazione in modo dignitoso. Anche se alcuni angoli faranno fatica a venire esplorati. L’algoritmo sembra seguire il paradigma behavior-based si dice in gergo robotico, anch’esso ormai superato da approcci più voluti, ma anche efficacie in certi ambiti.
Alcuni consigli pratici
Il nostro consiglio è di rimuovere il più possibile gli ostacoli come le sedie. Magari prima di uscire potete mettere le sedie sulla tavola, avviare il robot e quando tornate troverete tutto pulito (o quasi). Il robot aspirapolvere Trifo Max riesce a passare sopra i tappeti pesanti e di grandi dimensioni, ma non su quelli più piccoli e leggeri dove si incastra facilmente. Questi tappeti – assieme a tutti gli ostacoli e oggetti di piccole dimensioni – vanno rimossi dal pavimenti da pulire per evitare di bloccare o danneggiare il robot.
L’autonomia è ottima è in linea con le due ore dichiarate che nei nostri test hanno permesso di pulire circa 100-150 m2, ma questo dipende molto dalla morfologia delle stanze. Con la potenza di aspirazione al 50% si riesce ad andare anche un po’ oltre. Comunque il robot dopo che la batteria scende sotto il 15% ritorna alla stazione di ricarica automaticamente.
Oltre il robot aspirapolvere | Recensione Trifo Max
In questa sezione vediamo di approfondire gli aspetti legati alla parte smart di questo robot aspirapolvere. Il robot comunica con noi sia tramite l’app che tramite la voce, simile a quella degli assistenti vocali – tra l’altro è compatibile con Amazon Alexa. Con delle frasi il robot ci darà dei messaggi riguardanti il suo stato.
Tutti gli aspetti del robot possono essere personalizzati dall’applicazione ufficiale. Questa permette anche di teleoperare Trifo Max da remoto, andando ad attivare o mettere in pausa la pulizia oppure mandandolo in ricarica. Si potrà anche muovere il robot con un joystick virtuale. Dall’applicazione di accede anche alla modalità di videosorveglianza tramite la camera presente sul robot. La qualità del video è molto bassa, ma sufficiente a rendersi conto di quello che sta succedendo in casa. Si può anche attivare il microfono per parlare con i nostri familiari da remoto, una sorta di strumento per la videoconferenza mobile! Tra l’altro abbiamo anche la rilevazione del movimento che permette a robot di usare la camera per individuare movimenti sospetti. Una bellissima cosa, ma in più su un robot aspirapolvere.
L’applicazione comunque è essenziale e semplice da utilizzare. Riceveremo delle notifiche ogni volta che succede qualcosa, ad esempio se il robot si blocca, con una descrizione di quello che è successo. Dall’app si possono anche programmare le pulizie in certi giorni e orari. L’app ci dirà anche quando è ora di sostituire le parti che si usurano come le spazzole. La parte smart di Trifo Max è abbastanza evoluta!
Conclusioni
Siamo di fronte ad un robot aspirapolvere ricco di contrasti. Trifo Max vanta una buona capacità di pulizia, anche se è fortemente limitata dagli algoritmi di navigazione e mappatura che non sono i più avanzati disponibili. La funzionalità smart sono ottime ed implementate in modo semplice ed intuitivo. La funzione di sorveglianza è sicuramente una piacevole aggiunta, ma non è il target principale di un robot aspirapolvere. Può essere molto utile in certi casi comunque. Quindi, riassumendo, se avete una casa con stanze regolari, semplici, allora questo robot andrà più che bene. Potrete utilizzarlo quando siete fuori casa, in modo che non intralci i vostri movimenti e monitorare l’attività con lo smartphone. Se cercate qualcosa di più smart, dovrete indirizzarvi su modelli più evoluti ad esempio il Trifo Lucy.
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- Potente capacità di pulizia - La ventola ottimizzata del robot 'MAX' può creare una potenza di aspirazione di 3000 Pa. Inoltre, la spazzola principale più ampia e la spazzola laterale a sei punte di questo robot lavapavimenti penetrano in profondità negli angoli per sbarazzarsi di sporco ostinato e peli di animali domestici. MAX è perfetto per pavimenti in legno duro, tappeti, piastrelle, ecc. perché può regolare automaticamente la forza di aspirazione.
Punti a favore
- Ottime le capacità di pulizia
- Funzionalità smart ben implementate
- Videosorveglianza discreta
Punti a sfavore
- Tecniche di mappatura e localizzazione obsolete
- Paradigma behavior-based
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