Fino a 25 anni fa, era quasi impossibile pensare di poter trasportare un climatizzatore da una stanza all’altra, e chi se lo poteva permettere all’epoca, aveva solo i climatizzatori fissi, installati ed incassati dentro una parete
Nel 1997, la svolta: una nota azienda fa uscire il primo modello di climatizzatore portatile, e da quel momento il comfort nelle abitazioni, che prima era per pochi, diventa accessibile a tutti. La funzione principale del climatizzatore (sia esso fisso o portatile), è quella di aspirare l’aria calda dalla stanza, raffreddarla alla temperatura che è stata impostata, per poi rilasciarla nella stanza con gli evidenti benefici che tutti conosciamo.
I condizionatori portatili
Esistono tre tipologie di climatizzatore portatile:
- Il climatizzatore portatile monoblocco ( con uno o due tubi )
- Il climatizzatore portatile con split
- Il climatizzatore portatile senza scarico
I climatizzatori portatili monoblocco (con un tubo solo), lo dice la parola stessa, racchiudono in un solo blocco il circuito frigorifero, la ventola ed il compressore. Se da un lato può sembrare una scelta comoda, dall’altro questo può diventare un inconveniente se non si usano alcuni accorgimenti: utilizzando l’aria della stessa stanza dove si trovano, la raffreddano portandola alla temperatura impostata dall’utente, ma al tempo stesso attirano aria calda dalle altre stanze, non riuscendo mai a raggiungere il comfort ottimale. Per questo motivo, il consiglio durante l’utilizzo, è sempre quello di tenere chiuse le porte degli altri ambienti.
I climatizzatori portatili monoblocco, hanno un funzionamento molto semplice e sono anche i più diffusi. Il prezzo varia da modello a modello, anche in base alla potenza erogata, alla capacità cioè di raffreddare ambienti più o meno grandi. I climatizzatori monoblocco con due tubi invece, sono più performanti rispetto ai climatizzatori monoblocco con un tubo solo, perché un tubo viene utilizzato per prelevare l’aria esterna e l’altro per evacuare l’aria calda ( all’esterno ). Questo, oltre a permettere un raffreddamento migliore dell’ambiente, permette un minor consumo energetico.
Il climatizzatore portatile con split, ha un funzionamento simile a quello monoblocco ma è composto da due elementi separati: il gruppo di compressione e di condensazione che si trova all’esterno dell’abitazione (solitamente in balcone), ed il climatizzatore che invece si trova all’interno dell’abitazione, e viene collegato ad hoc con un tubo flessibile all’unità esterna.
Questa tipologia di climatizzatore portatile ha i suoi aspetti positivi ( meno rumorosità ) ma anche qualche aspetto negativo: è meno semplice da posizionare rispetto al tipo monoblocco, perché l’unità interna deve stare per forza nei pressi dell’unità esterna. Solitamente i climatizzatori portatili con split hanno anche la funzione deumidificatore, molto utile per quegli ambienti con un alto tasso di umidità. Il prezzo di questi climatizzatori, per via delle due unità presenti, è un po’ più alto rispetto a quelli monoblocco.
Infine abbiamo i climatizzatori portatili senza scarico, ma è improprio definirli tali. Rinfrescano l’aria con il principio della condensazione ma sono ben lontani dal potersi definire veri e propri climatizzatori. Costano poco e riescono a rinfrescare ( appena qualche grado ) un ambiente piccolo. Sono molto rumorosi ed inefficaci per ambienti superiori a 15 m2. Per il corretto funzionamento, è necessario riempire l’apposita vaschetta di acqua ed è un’operazione che viene svolta con una certa frequenza durante l’arco della giornata. Non è possibile regolare la temperatura e dunque, in termini di prestazioni, non può essere considerato un vero e proprio climatizzatore.
La manutenzione
Per farli funzionare correttamente e farli durare nel tempo, tutti i climatizzatori portatili, hanno bisogno di una piccola manutenzione periodica che però non necessitano di particolare competenza, e la cosa più importante che non deve mai mancare, è la pulizia dei filtri.
Il condizionatore portatile, al suo interno ha due tipi di filtri, di cui uno rimuove gli odori e l’altro raccoglie la polvere. Entrambi hanno bisogno di essere puliti costantemente e quando sono troppo usurati, vanno cambiati. I filtri sporchi, sono spesso causa di guasti e malfunzionamento, oltre a rendere il climatizzatore più rumoroso. Per tutti gli altri interventi di manutenzione ordinaria, è meglio non rischiare ed è preferibile affidarsi soltanto a personale qualificato.
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