Guai in vista per DJI: bannata dall’amministrazione Trump

Non si prospettano mesi tranquilli per la multinazionale cinese DJI, leader mondiale di apparecchiature tecnologiche quali droni e robot in generale. Il dipartimento del commercio americano ha inserito, per l’appunto, DJI all’interno della propria Entity List. Questa lista contiene tutte le aziende che non possono avere relazioni di business con aziende americane. Sarà soltanto una specifica licenza che potrà permettere a quest’ultime di poter intraprendere contatti a fini commerciali e di business.

Un piccolo cenno sull’azienda, che vanta una presenza costante e solidissima sul mercato, soprattutto in Nord America, di droni. Si tratta di quasi l’80% delle quote di mercato nel settore consumer ma anche nel settore commercial anche con enti governativi al fine di sistemi di sicurezza.

Le cause e gli interrogativi sul futuro

Il sospetto è quello che DJI sia direttamente collegata al governo cinese, potendo così diventare un rischio per la sicurezza degli Stati Uniti. È stato questo il motivo scatenante che ha fatto propendere per questa scelta. I partner DJI, quindi, saranno costretti a ricevere una specifica autorizzazione per poter rifornire e collaborare con DJI. Un vincolo particolarmente stringente, basti pensare che DJI non potrà utilizzare tecnologia made in USA a meno di particolari permessi.

La multinazionale cinese già da adesso sta iniziando a subire i primi impatti negativi sulla sua attività, in quanto ha già dovuto sospendere le relazioni con le agenzie governative americane con cui collaborava. Tuttavia tra un mese, come sappiamo, il governo passerà nelle mani di Biden. Chiaramente non si sa cosa potrà succedere alla Entity List: potrà essere sciolta, ingrandita o mantenuta così com’è.

Voi cosa ne pensate di questa vicenda? Come pensate si potrà evolvere la situazione? Fateci sapere con un commento e continuate a leggere tuttoteK per rimanere sempre informati sulle ultime novità e non solo.