Ognuno di noi ha almeno uno smartphone ma quanti lo sfruttano al massimo? Oggi vi diremo cos’è il modding, cosa sono le custom ROM e com’è la vita quotidiana con un telefono Android modificato
Premessa: questa non è una guida su come modificare il vostro smartphone/tablet ma vuole introdurre il mondo del modding ai lettori, cosa comporta e un resoconto frutto dell’esperienza personale.
Custom ROM: che cos’è il modding e cosa sono le Custom ROM
Con il termine “modding” ci si riferisce alla pratica di modificare il S.O. (Sistema Operativo) di un telefono Android, che sostituisce il S.O. attuale con una versione modificata, in gergo definita custom ROM. C’è da dire che non tutte le versioni modificate sono compatibili con tutti i telefoni, a causa della diversità dei componenti nei singoli smartphone. Eseguire questa modifica comporta determinati passaggi che invalidano la garanzia del telefono (la maggior parte dei telefoni modificati sono device vecchi o non più supportati dalle case produttrici).
Si noti come il P10 Lite abbia come custom ROM la AOSP 10, versione di Android non supportata ufficialmente da Huawei per questo dispositivo.
Adesso parliamo delle custom ROM, cosa sono e come vengono create. Il termine “custom” può essere tradotto come “personalizzato”, mentre il termine ROM è l’acronimo di “Read Only Memory” e indica quella porzione di memoria in cui è scritto il firmware. La maggior parte delle custom ROM prende come base l’AOSP (Android Open Source Project) il codice originale del S.O. Android non modificato e permette agli sviluppatori di modificarlo, a seconda delle esigenze.
Custom ROM: vantaggi
Abbiamo introdotto il modding, spiegando cos’è e cosa comporta. Adesso parliamo dei vantaggi e degli svantaggi di tale modifica.
- Primo vantaggio: possibilità di “rianimare” un device particolarmente datato, lento e poco performante. Prendiamo in esempio il Nexus 7, un tablet prodotto da Asus in collaborazione con Google nel 2012; con l’hardware di 8 anni fa era diventato un fermacarte più che un tablet. Facendo delle ricerche in internet — per la precisione nel forum XDA — è possibile trovare molte informazioni sul tablet, soprattutto le discussioni su come installare una custom ROM; seguiti i vari passaggi, voilà. Il tablet sarà come nuovo, permettendoci di usarlo nuovamente come tale.
- Secondo vantaggio: personalizzazione completa. Le case produttrici di telefoni, una volta prodotti, li modificano inserendo software proprietario; ad esempio Huawei installa le sue applicazioni sui nuovi telefoni e modifica il S.O. per nasconder qualche opzione e inserisce delle proprie modifiche a livello grafico. Con le Custom ROM, l’utente può modificare il sistema sotto ogni aspetto e sarà libero dalle applicazioni che vengono installate dalle case produttrici.Questo perché le custom ROM sono “software liberi”, una tipologia di software distribuito sotto una licenza che fornisce la libertà d’utilizzo, di studio, di modifica e di condivisione, e l’utente può installare ciò che vuole.Tuttavia l’utente non può accedere al codice sorgente, in quanto l’accesso è consentito solamente al team di sviluppatori e possono modificarlo successivamente, in caso di migliorie.
- Terzo vantaggio: sicurezza e privacy.
Sicurezza e privacy
Una domanda che può sorgere è: “Come posso fidarmi di qualche sconosciuto trovato in internet? Come faccio a sapere che non mi spia?” C’è da dire che gli sviluppatori fanno questo per hobby, perché si divertono e gli piace farlo, il loro lavoro viene controllato dai moderatori della community (ci riferiamo alla community Android di XDA) e, in caso venisse trovato del software malevolo, il loro lavoro verrebbe eliminato dalla community di sviluppatori.
Per quanto concerne la sicurezza bisogna dire che il software viene aggiornato di continuo dalla community e va a supportare anche quei telefoni non più supportati dalla casa produttrice (Esempio: Huawei P9 Lite, uscito nel 2016 e supporto terminato nel 2019). È possibile dimostrare che a volte il software proprietario “spia” di più rispetto a quello modificato da terzi, come dimostra l’immagine. Qui viene rappresentato una porzione di codice usato dalla Huawei nel proprio S.O. ed è possibile notare come cercano di ottenere informazioni private degli utenti, in questo caso specifico cercano di ottenere il numero di SMS (GETSMSCOUNT), il numero di chiamate (effettuate, ricevute, perse, in entrata, in uscita) (GETCALLLOGCOUNT) e il numero di e-mail (ricevute, inviate) (GETEMAILCOUNT).
Queste sono istruzioni inserite nel sistema operativo dei telefoni Huawei. Sono istruzioni per ottenere informazioni sull’utente
Custom ROM: svantaggi
Adesso parliamo degli svantaggi, e il primo è sicuramente la perdita della garanzia, in quanto nessuna casa produttrice accetta questo tipo di modifiche. Secondo svantaggio: perdita dell’autenticità del telefono. Una volta modificato il telefono, alcune applicazioni come ad esempio quelle bancarie riconoscono il S.O. non autentico e non permettono l’utilizzo. In alcuni casi questo problema può essere aggirato, ma dipende da applicazione ad applicazione. Terzo svantaggio: difficoltà d’utilizzo. Per un utente non esperto utilizzare un telefono modificato quotidianamente non è semplice, visto che non ci sono restrizioni e degli errori potrebbero compromettere il funzionamento del dispositivo.
Custom ROM: considerazioni personali
Personalmente, ho modificato i miei dispositivi Android e li uso tutt’ora come li ho sempre usati. Nel processo di installazione delle custom ROM ho avuto qualche difficoltà — dipende da telefono a telefono e da quale S.O. si va ad installare — ma, rileggendo le istruzioni fornite dagli sviluppatori, sono riuscito a passare oltre e ad avere un telefono perfettamente funzionante.
La parte più bella è sicuramente l’ampia capacità di personalizzazione, in quanto con il S.O. di base non potevo modificare nulla mentre adesso ho il pieno controllo su tutto. Installando la custom ROM mi son liberato delle applicazioni proprietarie, in quanto non mi piacciono e non mi sono mai trovato bene nell’utilizzarle. Oltre alle modifiche a livello di S.O. è possibile effettuare delle modifiche per sbloccare delle funzioni nascoste.
Questo è il mio Huawei P9 Lite con la Lineage OS, una delle custom ROM disponibili per questo telefono.
Personalmente, ho sbloccato il supporto del Dual SIM e il supporto al OTG sul mio P9 Lite. Il telefono ha l’hardware per supportare due SIM contemporaneamente ma il S.O. di base non ne permetteva l’utilizzo (mi chiedo per qual motivo, visto che il telefono è dotato fisicamente di questa funzionalità). L’OTG, acronimo di USB-On-The-Go, permette di usare il proprio telefono per leggere le informazioni di una pennetta USB utilizzando un cavo apposito e, con le giuste modifiche, sono riuscito a sbloccare questa funzionalità (il telefono ha l’hardware adatto per questa funzionalità ma il S.O. di base non lo permetteva).
In conclusione, con le custom ROM possiamo controllare il telefono in ogni aspetto possibile, ma con qualche svantaggio che potrebbe rendere il tutto vano. A mio parere, mi sento di consigliare il “modding” a chi è in grado di gestire i problemi che derivano e che abbia idea di ciò che fa.
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