Xiaomi Amazfit Cor rappresenta un ottimo mix tra uno smartwatch ed una smartband. Purtroppo non può essere definita un best buy a causa di una significativa mancanza che la pone in svantaggio rispetto alla concorrenza interna alla serie Amazfit. Scopriamo di più in questa recensione
Chiamarla Xiaomi Amazfit Cor non è propriamente esatto, a conti fatti il suo nome effettivo è solo Amazfit Cor, in quanto dispositivo prodotto da Huami, il sub-brand di Xiaomi che dimostra un’attenzione particolare per i dispositivi indossabili. Ma pensandoci bene non è neppure così sbagliato, la cura per i particolari e la filosofia alla base di questo prodotto rispecchiano in pieno il modus operandi di Xiaomi, azienda cinese che abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni grazie ad un’infinità di prodotti ben riusciti dal prezzo schiaccia-concorrenti.
Questa Xiaomi Amazfit Cor non è assolutamente da meno, punta ad approfondire e migliorare il progetto di base appartenente alla serie Mi Band di Xiaomi. Già ad un primo sguardo è evidente che l’intento sia più che riuscito ma cerchiamo di scoprire in questa recensione approfondita se vale la pena acquistarla o puntare su altro.
Design: affinare per non rinnovare | Xiaomi Amazfit Cor Recensione
La confezione di vendita rimanda anch’essa alla filosofia adottata da Xiaomi. Design pulito ed elegante ma privo di particolari spunti caratteristici. Presenti all’interno solo il cavo di ricarica con attacco proprietario magnetico e la manualistica, oltre ovviamente al braccialetto.
Amazfit Cor è un prodotto che non punta a rivoluzionare l’ampio mercato delle smartband e sicuramente non lo fa sul fronte estetico. Il bracciale si presenta con una parte superiore sulla quale svetta un vetro Gorilla Glass di terza generazione a protezione di un display LCD da 1,23” incassato in una cornice in acciaio 316L all’interno della quale è presente un tasto soft touch praticamente invisibile. Sul retro è invece presente il sensore dedicato al battito cardiaco, accanto ad i pin dedicati alla ricarica. Il cinturino è in gomma di alta qualità, nei circa venti giorni di utilizzo non ha accennato ad alcun segno di usura. Da segnalare la resistenza all’acqua fino a 50 metri di profondità. La sensazione generale è quella di avere al polso un prodotto concreto, affidabile e decisamente robusto ma, al tempo stesso, la troppa somiglianza estetica con dispositivi anche più economici, non permette di indossarla e sfoggiarla con fierezza. Sostituire il cinturino rimovibile con trame diverse potrebbe essere la giusta soluzione in questo caso.
Display: esattamente quello che abbiamo sempre desiderato su una Mi Band | Xiaomi Amazfit Cor Recensione
Amazfit Cor è la Mi Band che aspettavamo da sempre! Finalmente, dopo aver posseduto diverse versioni del braccialetto di Xiaomi, sono stato felice di trovarmi di fronte un dispositivo con lo stesso potenziale, sfruttato appieno da un display touch screen considerabile il vero punto di forza. Non è sicuramente un display che fa urlare al miracolo per qualità e dati tecnici ma è esattamente ciò di cui si può avere bisogno nell’utilizzo quotidiano per usufruire al meglio dei contenuti.
Il pannello è un IPS LCD da 1,23” con risoluzione, ad esser onesti, un po’ bassina che si attesta su un valore di 80×160 pixel. Non è difficile identificare i singoli pixel avvicinando un po’ lo sguardo. Nonostante ciò è un display che si lascia consultare senza alcuna difficoltà, merito anche di una luminosità impostabile su 5 valori che già ad un livello di 4/5 riesce ad essere sufficiente ad affrontare i raggi solari invernali. Assente purtroppo il sensore di luminosità automatica. Decisamente ben tarato invece il giroscopio, il quale si occupa di risvegliare lo schermo con una semplice rotazione del polso.
Software e funzionalità: un’interfaccia utente costruita su misura | Xiaomi Amazfit Cor Recensione
La smartband
Il software a bordo di Amazfit Cor è un sistema operativo proprietario che dimostra un livello di cura riposto dall’azienda decisamente altalenante. Non ho apprezzato l’impostazione del menù principale, troppo simile a quanto già visto su dispositivi asiatici molto più economici. Più curate invece alcune sezioni come ad esempio quella dedicata alla consultazione del meteo oppure quella che monitora una sessione di allenamento. Nonostante i limiti del software è possibile personalizzare le watchfaces tramite alcune preinstallate oppure scaricandone di apposite da siti esterni. Quello che in tutto ciò risulta però evidente è l’estrema fluidità dell’esperienza d’uso, tutto è sempre reattivo ed è praticamente impossibile incorrere in blocchi improvvisi.
Le funzionalità proposte dalla smartband sono quelle che abbiamo ormai imparato a conoscere su questo tipo di prodotti: data e ora, stato batteria, contapassi, calorie bruciate, valutazione del sonno, conta battiti, meteo, possibilità di visionare notifiche e chiamate, programma di allenamento, timer e cronometro. È interessante soffermarsi in particolar modo sul calcolo dei passi percorsi e sul rilevamento del calcolo cardiaco. Nel primo caso segnaliamo una precisione quasi assoluta con soli 3-4 passi non contati ogni 100. La stessa costatazione è valida per il calcolo della frequenza cardiaca. Comparando la smartband con un dispositivo sanitario professionale, abbiamo riscontrato un gap di circa 3-4 battiti in eccesso o difetto. Sicuramente non rappresenta un valore da tenere in considerazione per fini medici ma resta comunque un dato significativo per un’analisi generale, soprattutto durante l’attività d’allenamento in cui il sensore è sempre attivo ed in funzione.
Purtroppo, parlando del programma dedicato agli allenamenti, si evidenzia la più grande mancanza di questo prodotto che lo allontana dall’essere un best buy assoluto di categoria: il GPS. Parliamoci chiaramente, ad un prodotto venduto al prezzo di Xiaomi Amazfit Cor non è richiesta questa feature ma allora è impossibile non chiedersi perché preferirla ad Amazfit Bip che ne è dotata ad un prezzo di poco più elevato.
La companion app
L’applicazione dedicata alla gestione delle informazioni ed impostazioni della smartband da smartphone è una vecchia conoscenza dell’ecosistema Xiaomi, utilizzata anche per altri dispositivi, ovvero Mi Fit. La companion app è disponibile sia per iOS che per Android e, come da tradizione, sono presenti online una serie di build modificate dalla community per estenderne le funzionalità. Tramite l’applicazione è possibile tenere sempre a portata di mano dati e statistiche dei vari allenamenti ma soprattutto settare una serie di impostazioni fondamentali per un utilizzo approfondito come ad esempio da quali applicazioni ricevere notifiche. Nulla da eccepire, un’applicazione che svolge ottimamente il suo lavoro, merito di anni di lavoro di ottimizzazione di un firmware che abbiamo imparato a conoscere in tutta la sua acerbità al momento dell’uscita della prima versione di Mi Band.
Autonomia: il massimo che si poteva chiedere | Xiaomi Amazfit Cor Recensione
La Xiaomi Amazfit Cor è dotata di una batteria da 170 mAh che, seppure in valore assoluto possano sembrare pochi, sono più che sufficienti in relazione all’hardware di questa smartband. Con un utilizzo medio, caratterizzato dalla frequenza di rilevazione del battito cardiaco impostata ogni mezz’ora e notifiche WhatsApp, Messenger, e chiamate attivate, è possibile raggiungere tranquillamente i 12-15 giorni di autonomia con una sola carica. Disattivando il rilevamento automatico non è difficile raggiungere addirittura i 20 giorni. Un risultato eccellente per un dispositivo da tenere a lungo al polso senza doversi preoccupare di ricaricare ogni giorno.
Conclusioni: best buy tra le smartband, ad un passo dagli smartwatch | Xiaomi Amazfit Cor Recensione
L’Amazfit Cor è un prodotto che difficilmente non apprezzerete, in grado di proporre le funzioni tipiche delle smartband nel miglior modo possibile, secondo tradizione Xiaomi. Al prezzo attuale di circa 40-50€ sui vari store online (acquistabile a questo link ad un prezzo scontato sul noto store Banggood) è sicuramente da preferire alla Mi Band di terza generazione grazie al display che estende le potenzialità estetiche e funzionali. Purtroppo però va a scontrarsi con la presenza di Amazfit Bip, suo fratello maggiore, ad un prezzo più o meno simile che ha il plus di un display più grande ma soprattutto vede la presenza del GPS, aumentando quindi di molto le funzionalità fitness.
Punti a favore
- Esteticamente concreto e ben realizzato...
- Funzionalità su misura
- Display touch screen a colori
- Contapassi e rilevatore del battito cardiaco molto efficienti
Punti a sfavore
- ...ma poco ispirato
- mancanza del GPS
- prezzo poco in linea con la serie Amazfit
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