X9 Plus è una smartband che cerca di fare della semplicità di utilizzo un punto di forza. Purtroppo però si porta dietro un difetto che limita profondamente l’utilizzo quotidiano. In questa recensione completa vi spiego se vale la pena acquistarla o puntare su altro
In un mercato saturo di dispositivi da polso dalle caratteristiche e funzioni più disparate, le proposte più accessibili in termini economici provengono dalla Cina. Le possibilità sono svariate: dai completissimi smartwatch, ai fitness tracker alle semplici smartband con poche funzioni in più di un orologio digitale.
X9 Plus è una smartband che per le funzioni proposte ed il prezzo di vendita entra involontariamente ma inevitabilmente in competizione con la ben più famosa Xiaomi Mi Band 2. Purtroppo però, a conti fatti, l’efficienza nel quotidiano è inficiata profondamente da un vero grande difetto.
X9 Plus Smartband: design e costruzione non sono il suo punto di forza ma si lasciano apprezzare – Recensione
All’apertura della confezione, la vostra attenzione si focalizzerà direttamente sulla smartband. A dire il vero non potrebbe essere altrimenti dal momento che all’interno della scatola di vendita sono presenti solo la smartband, un caricatore magnetico della batteria ed un libretto di istruzioni scritto in cinese e tradotto in inglese.
X9 Plus si presenta con un corpo centrale costituito da una cassa completamente in metallo dal peso di 59 g all’interno della quale è posto un display da 0,95” che purtroppo si estende solo per una bassa percentuale della superficie disponibile. Tuttavia il total black della cassa, a display spento, fornisce una sensazione di continuità ed eleganza. All’interno della cornice inferiore del quadrante è presente una zona definita “point touch”, unica vera parte sfiorabile che vi permetterà di navigare tra le varie funzioni della smartband. A proposito della cassa metallica, devo ammettere che la sua costruzione sia uno degli aspetti che mi è piaciuto più della smartband. Nessuno scricchiolio, sensazione di robustezza e cura per i particolari donata da una bella fresatura ai lati. Davvero un buon lavoro per un prodotto di questo tipo che si lascia indossare con assoluta comodità nonostante il peso non indifferente.
Il retro è composto dai pin magnetici della ricarica e dal sensore in grado di rilevare battito cardiaco, pressione sanguigna e percentuale di ossigeno nel sangue. Il cinturino della smartband è caratterizzato da una gomma con una particolare trama a strisce che in una settimana di utilizzo intenso non ha accennato ad alcun deterioramento seppur tenda ad accumulare una discreta quantità di polvere. Sinceramente lo spessore del cinturino mi porta a consigliarne l’acquisto più ad utenti di sesso maschile che femminile. Presente inoltre una certificazione IP67 che la rende resistente agli schizzi d’acqua.
X9 Plus Smartband: il display è l’unica caratteristica che non rende giustizia ad un prodotto altrimenti perfettamente congruo con il prezzo di vendita – Recensione
Il display della smartband è un’unità OLED da 0,95” con una risoluzione di 128×64 pixel. L’accensione del display è affidata all’apposito tasto “point touch” oppure è possibile riattivarlo tramite una rotazione del polso. Nell’utilizzo quotidiano questa feature risulta assolutamente inutilizzabile in quanto nella nostra esperienza, la rotazione del polso, ha riattivato il display circa 3 volte su 10 e mai quando ne avevamo davvero bisogno.
Dalle caratteristiche tecniche del display è chiaro non poter pretendere performance particolarmente interessanti ma potrebbe comunque essere sufficiente considerando la semplicità grafica delle varie schermate. Ciò che veramente non riesce ad essere minimamente sufficiente però è la retroilluminazione. In un ambiente al chiuso non è difficile consultare le informazioni sul display e la retroilluminazione riesce ad essere sufficiente (a patto di tenerla al massimo delle sue tre possibili regolazioni) ma è proprio quando avrete bisogno della smartband all’aperto che non potrete farne affidamento. Non sono mai riuscito ad utilizzare questa X9 Plus all’aperto, qualsiasi fosse il grado di luce solare presente, neppure per visionare l’ora nelle giornate più uggiose. Ed è proprio questo limite che mi porta a sconsigliarne l’acquisto.

Foto volutamente sovraesposta. Unico modo per riprendere il display acceso al sole.
X9 Plus Smartband: il software a bordo della band è scarno ma riesce a gestire con semplicità le poche funzioni disponibili – Recensione
La smartband
La smartband X9 Plus non è certo uno smartwatch con infinite possibilità di personalizzazione e neppure un fitness tracker. In quanto smartband dal costo ridotto, fornisce la possibilità di utilizzare alcune funzioni predefinite cercando di utilizzare al meglio l’hardware a disposizione. Le varie funzioni sono mostrate nelle diverse schermate navigabili attraverso il tasto touch e sono: data e ora con stato batteria e connessione bluetooth, contapassi, calorie bruciate, distanza percorsa, ore di sonno (da impostare manualmente), conta battiti/pressione/percentuale ossigeno, sveglia, ricerca smartphone e spegnimento. La navigazione tra le varie schermate è sempre fluidissima e non abbiamo mai avuto impuntamenti.
Nella disamina del funzionamento nel quotidiano di questo prodotto, mi soffermerei sulle funzioni contapassi, misuratore di battiti, pressione sanguigna e percentuale ossigeno nel sangue in quanto risultano ovviamente tra le funzioni più interessanti e dal funzionamento più incerto.
Partendo dal contapassi, ho avuto modo di testarlo in diverse occasioni prima di mettere X9 Plus a confronto con il mio ormai fedelissimo Moto 360 in grado di fornire dati piuttosto realistici. X9 Plus esce da questa sfida con dignità, dimostrando di sovrastimare il conteggio dei passi di circa il 10-15% rimanendo quindi in un range comunque accettabile tenendo in considerazione che il Moto 360 non rappresenta la perfezione assoluta. Stesso discorso dicasi per le misurazioni del battito cardiaco. I risultati ottenuti dalla smartband non possono di certo essere considerati affidabili a carattere medico ma sono comunque utili a verificare l’andamento delle pulsazioni in determinati contesti con scarti di valore accettabili. A tal proposito, oltre al confronto con il Moto 360, ho fatto misurare le pulsazioni “al polso” da un medico in contemporanea alla smartband e la differenza calcolata è risultata solo di una pulsazione, davvero ben fatto.
Lo stesso discorso non può essere effettuato per i valori di pressione sanguigna e percentuale di ossigeno nel sangue. Purtroppo non ho avuto modo di mettere a confronto la smartband con un dispositivo medico professionale ma, testandolo più volte durante la giornata anche su soggetti diversi ed in diversi stati di salute, ho potuto constatare che i valori sono più o meno tutti paragonabili ed oscillano in un range che ne ha evidenziato da subito la poca veridicità. D’altronde non mi sarei mai potuto aspettare qualcosa di diverso considerando l’assenza di un hardware dedicato a queste misurazioni.
Il software per smartphone
Il software che gestisce la connessione della smartband con il vostro smartphone tramite Bluetooth è “iwear” ed è disponibile sul Play Store così come dovrebbe essere presente anche sullo store di Apple seppur il nostro test sia stato effettuato con un telefono Android. L’applicazione è minimale (seguendo la scia delle companion app di tutti i prodotti cinesi di questa fascia di prezzo) ma fortunatamente è tradotta in italiano. Tra le varie funzioni spicca la possibilità di visionare gli storici delle misurazioni di passi, sonno, frequenza cardiaca, pressione sanguigna e ossigeno del sangue.
Nelle impostazioni invece è possibile andare a modificare la luminosità del display della smartband (scegliendo tra tre regolazioni), il formato del tempo, l’unità di misura della distanza e da quali applicazioni ricevere notifiche. Perché si, è possibile anche andare ad impostare alcune applicazioni per le quali ricevere notifiche sulla smartband caratterizzate da una vibrazione e un’apparizione a schermo del logo dell’app. Nulla più, non è possibile né visionare chi ha inviato un determinato messaggio né tantomeno andare a leggere il messaggio ricevuto. Sinceramente è un’opzione che ho disattivato immediatamente in quanto non è possibile escludere particolari contatti o gruppi dalla lista e la smartband entrava spesso in uno stato di vibrazione perenne a causa di gruppi WhatsApp troppo attivi nonostante avessi per questi impostato l’assenza di suoneria e vibrazione.
X9 Plus Smartband: batteria infinita… o quasi – Recensione
La batteria inclusa è da soli 105 mAh ma, grazie al display poco energivoro ed alla libertà di utilizzare la smartband senza che sia necessariamente collegata allo smartphone, siamo riusciti a concludere quasi 20 giorni di utilizzo medio/inteso con svariate letture di battito cardiaco, pressione sanguigna e percentuale di ossigeno. Davvero un buon risultato che vi libererà dal pensiero di dover caricare quotidianamente un ulteriore dispositivo oltre allo smartphone.
Recensione X9 Plus Smartband: la sufficienza sul filo del rasoio
In definitiva, X9 Plus è una smartband senza particolari pretese che riesce comunque ad essere sufficientemente efficace nelle funzioni che propone ma che trova nella qualità del display il suo più grande nemico. Ad un prezzo di vendita di circa 20-25€, fascia di prezzo nella quale regna sovrana Xiaomi Mi Band 2, non mi sentirei di proporla come prima scelta.
Il dispositivo è in vendita nelle colorazioni: bianco, verde, blu e rosso oltre a quella nera da noi recensita. Ringraziamo il team di GeekBuying per averci fornito il dispositivo recensito in questa sede, acquistabile a questo link.
Se invece siete alla ricerca di un fitness tracker, potrebbe interessarvi la nostra guida al miglior Fitbit.
Punti a favore
- Buona costruzione
- Contapassi e battiti accettabile
- Batteria dalla lunga durata
Punti a sfavore
- Display inconcepibile
- Design anonimo e per nulla ispirato
- Misuratore di pressione e ossigenazione sanguigna irreale
- Funzionalità limitate
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